La vasectomia è un intervento chirurgico che rende l’uomo sterile, cioè non in grado di mettere incinta una donna. Solitamente è considerata efficace come la sterilizzazione femminile, ma più semplice, più sicura e meno costosa.
La vasectomia viene effettuata bloccando i piccoli condotti, chiamati dotti deferenti, attraverso i quali in condizioni normali passa lo sperma prodotto dai testicoli, prima di raccogliersi nella vescicola seminale e di formare il seme maschile. Dopo aver anestetizzato lo scroto e aver praticato una o due piccole aperture sulla sua superficie, il chirurgo recide i due dotti deferenti e ne asporta una piccola sezione; vengono poi chiusi uno od entrambi i margini del taglio con punti di sutura o con altre tecniche e, se necessario, viene suturata anche l’apertura (o le aperture) nello scroto. Esiste un’altra tecnica, detta vasectomia senza bisturi, che si basa su piccoli fori nello scroto e non necessita di punti di sutura.
L’intervento chirurgico di solito dura meno di mezz’ora e nella quasi totalità dei pazienti non richiede degenza postoperatoria. Nella maggior parte dei casi si ha una completa guarigione in meno di una settimana.
Gli uomini che si sottopongono a vasectomia possono avere rapporti già pochi giorni dopo l’intervento, ma l’efficacia contraccettiva non è totale finché il seme non contiene più alcuna traccia di spermatozoi. È importante sottoporre il liquido seminale ad analisi mediche per controllare che non ci siano più spermatozoi al suo interno, prima di avere rapporti sessuali non protetti.
La vasectomia è molto efficace. Si stima che solo 15 coppie su 10.000 abbiano un figlio durante il primo anno successivo alla vasectomia; sebbene sia rara la gravidanza è possibile anche anni dopo l’intervento. Per alcuni uomini è stato possibile rendere reversibile l’intervento, ma l’operazione inversa richiede procedure chirurgiche costose ed invasive ed il successo non è garantito.
Per questo motivo la vasectomia è considerata adatta per coloro che desiderano una forma irreversibile di controllo delle nascite (ovvero la sterilizzazione).
È anche importante ricordare che la vasectomia non è efficace nella protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili, come l’HIV/AIDS. Gli uomini che si sono sottoposti a quest’intervento dovrebbero continuare ad avere rapporti protetti, per evitare il rischio di malattie sessualmente trasmissibili.
Rischi e svantaggio della vasectomia
La vasectomia è considerata un intervento chirurgico sicuro ma, come per qualsiasi operazione, ci sono sempre alcuni rischi da tenere in conto. Tra di essi troviamo:
* infezione,
* sanguinamento
* dolore.
Il vantaggio principale della vasectomia, ovvero la sua efficacia definitiva, è anche il suo svantaggio principale. L’intervento in sé è semplice, ma renderlo reversibile è difficile, costoso e spesso inutile. I ricercatori stanno studiando nuovi metodi di blocco dei dotti deferenti che causino meno danni ai tessuti e meno cicatrici e quindi possano consentire di eseguire l’intervento inverso più facilmente. Ad oggi tutti questi metodi sono sperimentali e la loro efficacia non è ancora stata confermata.
È possibile conservare il liquido seminale in una banca del seme per continuare ad avere la possibilità di diventare padre, tuttavia questa scelta è costosa e gli spermatozoi nel seme conservato non sempre rimangono vivi (cioè in grado di indurre una gravidanza). Per tutti questi motivi i medici consigliano di sottoporsi alla vasectomia soltanto se si è preparati ad accettare il fatto che non si potrà più diventare padri.
La decisione dovrebbe essere presa in considerazione insieme ai vari metodi contraccettivi tradizionali e dovrebbe essere discussa con un terapeuta esperto: ovviamente gli uomini sposati od impegnati in una relazione seria dovrebbero anche discutere l’argomento con la propria partner.
Sebbene sia altamente efficace nella prevenzione delle gravidanze, la vasectomia non è in grado di proteggere dall’AIDS o dalle altre malattie sessualmente trasmissibili, pertanto è importante che gli uomini che si sono sottoposti all’intervento continuino a usare il preservativo, meglio se in lattice che è in grado di arrestare con efficacia la diffusione della malattia, in tutti i rapporti sessuali a rischio di contagio.
La vasectomia non ha alcun effetto sulla produzione o sul rilascio del testosterone, l’ormone maschile responsabile della sessualità, della crescita della barba, della voce profonda e delle altre caratteristiche maschili; l’intervento non ha alcun effetto sulla sessualità, l’erezione, l’orgasmo e la quantità di sperma eiaculato che rimangono gli stessi.
Potrebbe darsi che si verifichino difficoltà sessuali dopo la vasectomia, ma quasi sempre sono dovute a cause emotive e di solito possono essere alleviate con una consulenza psicologia adeguata. Nella maggior parte dei casi invece gli uomini che si sono sottoposti all’intervento sperimentano con la loro partner una sessualità più spontanea ed appagante, una volta liberi da preoccupazioni per la contraccezione e per le gravidanze indesiderate.
Reazioni immunitarie allo sperma
Dopo la vasectomia i testicoli continuano a produrre lo sperma. Quando gli spermatozoi muoiono vengono riassorbiti dall’organismo, esattamente come avviene in condizioni normali per lo sperma non eiaculato; molti uomini dopo l’intervento sviluppano reazioni immunitarie allo sperma, sebbene i casi attuali indichino che queste reazioni non siano assolutamente pericolose.
Di solito lo sperma non viene a contatto con le cellule immunitarie e quindi esse non scatenano alcuna reazione; la vasectomia però fende le barriere che separano le cellule immunitarie dallo sperma, quindi molti uomini dopo aver subito l’intervento sviluppano anticorpi contro lo sperma. Questo fatto ha sollevato la preoccupazione da parte dei medici e dei ricercatori, perché spesso le reazioni immunitarie dirette contro le parti del nostro stesso organismo provocano malattie. L’artrite reumatoide, il diabete giovanile e la sclerosi multipla sono soltanto alcune delle malattie probabilmente o sicuramente causate da reazioni immunitarie di questo tipo.
Le reazioni immunitarie possono anche contribuire allo sviluppo dell’aterosclerosi, ovvero all’accumulo di placche all’interno delle arterie, causa di infarto. Alla fine degli anni Settanta, dopo una ricerca in cui un o studio su un campione di 10 scimmie ha dimostrato che il rischio di aterosclerosi aumentava negli animali sottoposti a vasectomia, i medici iniziarono a preoccuparsi che la vasectomia avrebbe potuto aumentare il rischio di malattie cardiache negli uomini.
Altri risultati più convincenti, però, hanno indicato che queste preoccupazioni erano prive di fondamento: in particolare un altro studio ha fornito un’ampia rassicurazione. I ricercatori che hanno compiuto questa ricerca non hanno trovato alcuna prova che per gli uomini sottoposti a vasectomia ci fossero maggiori probabilità di malattie cardiache o di altre malattie autoimmuni.
Al momento questi allarmi sulle patologie cardiache e sulle malattie autoimmuni conseguenti alla vasectomia sembrano scongiurati, ma hanno iniziato a manifestarsi preoccupazioni relative al cancro alla prostata.
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente informative. Rivolgersi sempre al proprio medico
fonte: farmacoecura.it
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