E allora mi sono fatto l'idea che gli occhi, come le parole, servono per parlare, dire, chiamare. E sono anche come le mani, che hanno la funzione di tenere, mantenere, trattenere. E sia le parole, quando sono gridate, che le mani, quando stringono forte, lo fanno perché qualcuno potrebbe non sentire o qualcosa fuggire.
A prima vista, ma so di sbagliarmi a causa della stanchezza notturna, tutto ciò mi appare come una contraddizione in termini: perché mai, infatti, dovremmo forzare ciò che evanescente e affidarci a un miraggio?
Prima di riaddormentarmi ho ricordato ancora una volta lo sguardo di mio figlio a cui non ho saputo rispondere e ho capito di aver guardato la luna come se stessi stringendo sabbia in un pugno o, peggio ancora, acqua piovana.
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