È da molto tempo ormai che le donne hanno un lavoro alla pari delle persone di sesso maschile. Tutta questa emancipazione, tuttavia, pare abbia delle ripercussioni negative sulla famiglia. Se è pur vero che il contributo da parte delle donne nella società è notevole e importante, è pur vero che tutto questo, in molti casi, va a scapito della famiglia.
È una sociologa della London School of Economics ha lanciare un appello: le donne dovrebbero smettere di lavorare molte ore e gestire la famiglia solo nei ritagli di tempo. Se tale affermazione potrebbe sembrare un po’ maschilista vi sbagliate: in realtà è l’opposto. Secondo la sociologa, infatti, sono le donne le persone più preposte a guidare bene una famiglia; l’uomo non sarebbe capace di gestire abbastanza bene la situazione.
La dottoressa Catherine Hakim ha detto che le donne in carriera vedono i propri figli e il proprio marito molto raramente, divenendo così madre e moglie solo sulla carta.
La sociologa chiede al governo di abbandonare i piani per dare ai padri più tempo libero, a favore della riduzione del lavoro e dell’orario più flessibile per le donne spostate con figli. Secondo lei, questa scelta governativa di prendere in considerazione anche i papà per l’accudimento dei figli non è sensata.
«In Gran Bretagna, la metà delle donne in posizioni di rilievo sono senza figli e molte altre hanno famiglia con un singolo bambino. Le politiche di pari opportunità sono riuscite a dare la parità di accesso delle donne al mercato del lavoro. La gente è confusa sulle pari opportunità con risultati uguali, e c'è poco sostegno popolare per il tipo di ingegneria sociale più richiesta dalle femministe e dai legislatori».
Che abbia ragione o meno la sociologa, certo è che le donne avendo anche l’incombenza di gestire una famiglia, dovrebbero avere opportunità diverse rispetto agli uomini. È ovvio che se la donna è più interessata alla carriera, rispetto alla famiglia, non ha senso che abbia opportunità diverse quando, magari, il padre potrebbe essere più propenso ad accudire la famiglia.
La cosa certa è che in questo mondo dove solo il lavoro e il denaro sembrano contare, a farne maggiormente le spese sono i bambini, che crescono male e senza un punto di riferimento. E spesso sono proprio le mamme (o i papà) dei bambini ad arrabbiarsi per il loro comportamento indisciplinato. Un bambino che non cresce con una figura importante cui far riferimento, non potrà mai crescere bene o ascoltare i genitori “fantasma” quando viene richiesto.
La scelta di seguire una carriera lavorativa bisogna farla prima di avere un figlio, dopo potrebbe essere troppo tardi.
lastampa.it
|
Iscriviti alla nostra Newsletter per rimanere aggiornato sulle news del sito e sulle novitā dell'Associazione Paternitā Oggi! |