Per anni si è pensato che la scelta del tipo di giocattoli fosse soprattutto da tributare a un mix di influenze che provenivano dalla famiglia, dalla società e dalla cultura in generale.
La differenziazione dei giocattoli in base al sesso è sicuramente un dato che negli ultimi 40 anni si è andato sempre più estremizzando. La pubblicità e la massificazione dei gusti, poi, aumentano sicuramente la differenziazione tra giocattoli destinati alle bambine e quelli per i bambini.
Si tratta di una tendenza molto interessante, soprattutto considerando che, nella società degli adulti, la lotta per la parità dei sessi e per l’emancipazione della donna dal ruolo di moglie, mamma e casalinga non è certo giunta a una conclusione.
La forte caratterizzazione sessuale dei giocattoli, quindi, assume un significato importante per lo sviluppo dei futuri uomini e delle future donne. È un dato che non sempre teniamo in considerazione quando compriamo i giocattoli per i nostri figli.
Uno studio americano ha provato a indagare la natura di queste preferenze in un gruppodi 30 bambini e bambine dai 3 agli 8 mesi. A tutti venivano mostrati gli stessi giocattoli: bambole e camioncini giocattolo.
A quell’età, naturalmente, il concetto di femminile e maschile o la percezione del proprio ruolo sessuale non è certo ancora chiaro, eppure, le bambine erano attratte soprattutto dalle bambole, mente rimanevano indifferenti di fronte ai camion giocattolo. Al contrario, i bambini ignoravano le bambole e dimostravano interesse per i camioncini.
Si potrebbe addirittura ipotizzare, dicono i ricercatori, che certe preferenze siano effettivamente innate. Anche se lo studio su 30 bambini è un dato ancora troppo esiguo.
Fonte: Arch Sex Behav.
fonte: bimbinsalute.it
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