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02/07/2010
Papà spaziali
Sono sicuro che i nomi di Terry Virts e di Nicholas J.M. Patrick (primo e ultimo a destra nella foto Nasa) non diranno nulla ai più, ma sono quelli di due uomini che hanno realizzato un sogno comune alla maggior parte dei bambini. Anche loro da piccoli sognavano di fare gli astronauti e da grandi sono andati per davvero nello spazio. Lo hanno fatto con lo shuttle Endeavour lo scorso febbraio e ieri ho avuto occasione di incontrarli.
Oltre a raccontarmi quali fossero i loro sogni da bambini, mi hanno detto qualcosa del loro modo di essere padri oggi. Patrick ha tre figli, mentre Virts ne ha due. A entrambi ho chiesto se anche i loro bimbi desiderino diventare astronauti e mi hanno risposto di non incoraggiarli in questo e che per il momento hanno altri interessi. Poi ho domandato loro se sentono la mancanza dei figli quando sono in missione e mi hanno detto che hanno la possibilità di comunicare con loro video-telefonando attraverso un computer.
Infine, la domanda più importante dal mio punto di vista: "Siete preoccupati per i vostri bambini, quando siete nello spazio?", sottintendendo la possibilità che qualcosa possa andare storto mentre ci si trova a migliaia di chilometri da casa.
"Non c'è il minimo tempo per preoccuparsi, perché ci sono davvero tantissime cose da dover fare e a cui pensare mentre si è in orbita. La concentrazione è ai massimi livelli e siamo stati addestrati per far fronte alle emergenze", rispondono sorvolando - è proprio il caso di dire - sul senso vero della mia domanda.
E' dire che, personalmente, un poco di angoscia mi prende ogni qualvolta mi chiudo dietro la porta di casa e salgo sul treno per andare al lavoro.
Scritto da Cristiano - sosmammo.blogspot.com
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