La quinta e la sesta malattia vengono confuse perché hanno due “numeri vicini”,ma in realtà sono due forme nettamente diverse fra loro:vediamole e scoprirete le differenze.
La quinta malattia (conosciuta anche come megaloeritema o eritema infettivo) è provocata dal parvovirus B19. È più frequente da marzo a maggio.
I sintomi
La quinta malattia si presenta in due fasi:
all’inizio l’esantema è al volto dove solo le guance diventano rosse e dopo un breve intervallo che varia da uno a quattro giorni compaiono soprattutto agli arti e ai glutei (meno al tronco) delle chiazze con il bordo arrossato e il centro chiaro, che, poiché spesso confluiscono fra loro, danno l’aspetto a merletto o a rete. L’esantema agli arti e ai glutei tende a durare molto, dai 7 ai 15 giorni e anche per alcuni mesi, dopo che la pelle sembra tornata normale può ridiventare rossa, quando il bambino pratica sport, fa un bagno caldo o sta al sole.
La quinta malattia non è pericolosa (è provocata da un virus e non richiede cura): nell’adulto, soprattutto nelle donne, ci possono essere dolori articolari. Può avere un decorso grave solo per i pazienti con anemia emolitica cronica o immunodeficienza.
Anche se la quinta malattia viene contratta da una donna in gravidanza, i rischi sono bassi, infatti non dà malformazioni nel prodotto del concepimento mentre la probabilità di provocare un aborto nelle prime venti settimane è basso, dal 3 al 9% e si riduce a meno dello 0,5‰ dopo la 22ª settimana. C’è un elemento ulteriore di tranquillità: il 60% delle donne in età fertile possiede anticorpi contro la quinta malattia, spesso anche senza sapere di averla avuta, perché può decorrere senza dare nessun segno clinico.
Il bambino può andare a scuola perché non è infettante anche quando presenta l’arrossamento, cioè l’esantema sulla pelle.
La cura
Non è necessario assumere farmaci.
Quando finisce la convalescenza ed è possibile rientrare a scuola?
Nessuna limitazione.
ambulatorio.com
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