Quando si parla di concepimento, gravidanza, parto e allattamento risultano essere come di dovere in primo piano la mamma ed il suo bambino: sono due entità distinte ma che si mescolano e si confondano continuamente almeno per i primi anni di vita del piccino. Poco si parla della figura fondamentale del padre in questi iniziali basilari momenti di vita. Il padre non può essere riconducibile solo all’autorità, al lavoro, alla virilità: egli ha un ruolo ben più profondo e principale. La figura paterna dev’essere il custode prediletto della maternità.
La magia, l’amore e la bellezza che infatti caratterizzano la donna in tutto il suo percorso di nascita come madre non possono che alternarsi alla fatica, al dubbio e all’inquietudine generati dal cammino genitoriale splendido ma impegnativo. La mamma è totalmente immersa nel suo bambino, almeno nei primi momenti di vita, e non può che trovare rassicurazione ed armonia nei pensieri, nelle emozioni, nelle parole e nelle azioni del padre di suo figlio.
Una mamma che ha appena partorito è una donna gioiosa ma stanca fisicamente e mentalmente: dal suo corpo e dalla sua mente dipende la vita di un bambino e la possibilità per lui di poter crescere in modo sano ed armonioso.
Ecco perché diviene così fondamentale la figura paterna: egli diventa uditore delle emozioni materne, collaboratore attivo nella crescita del figlio, partecipante volenteroso di momenti che solo apparentemente appartengono unicamente alla diade madre-bambino come la gravidanza, il parto, la nascita e l’allattamento.
In tutte queste circostanze il padre è figura presente ed essenziale: tesse la trama dell’armonia familiare in modo pacato e silenzioso ma con fermezza e vitalità. Si comprende, quindi, l’importanza del padre in questi primi momenti di vita di un figlio: crescere in un ambiente adeguato è condizione essenziale per uno sviluppo psicofisico sano ed appropriato. Ed il padre contribuisce non poco alla costruzione di un clima favorevole per la crescita armoniosa del bambino.
Anche l’Unione Europea ha compreso la fondamentale importanza della figura paterna in modo particolare nei primi momenti di vita di un piccolino: è passata infatti la proposta di direttiva del congedo di paternità obbligatorio retribuito grazie alla quale i padri potranno avere finalmente il diritto per un tempo di due settimane di dedicarsi completamente alla nuova famiglia. Un cambiamento importante a livello individuale, familiare e sociale: viene dato al padre il ruolo che gli spetta, viene nominato ufficialmente custode della famiglia che sta per nascere.
Accettino i padri a cuore spalancato l’invito del filosofo Galimberti a tutelare la maternità: “natura vuole che a generare si sia in due, non solo al momento del concepimento e del parto, ma soprattutto nel momento dell’accudimento e della cura”.
(Galimberti, I miti del nostro tempo)
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