"Un nuovo papà si affaccia in questa avventura con Paternità Oggi. In pista dal 1971, laurea umanistica, Master e 10.000 lavori: uno spiantato dal grande avvenire alle spalle. La voglia di non smettere di sognare, la passione per l'arte. Dal 1990 non mangio animali. Fra me e mio figlio è una gara a chi è più bambino. Ha uno stile di scrittura ironico e divertente, è un piacere averlo per un po' con noi"
Una serie di studi par confermare una tesi bizzarra ma suggestiva: la natura protegge i piccoli dai padri, dal maschiaccio inselvatichito che c'è in ogni uomo.
Nel 2005 un team capeggiato da Peter B. Gray (vero e proprio esperto del testosterone), rilevò che nei padri i livelli di testosterone calano.
In seguito una ricerca su alcuni maschi di scimmia (uso il termine generico, si trattava in realtà di Callithrix jacchus) il semplice odore dei propri piccoli faceva calare in 20 minuti i livelli di testosterone.
Un'ulteriore conferma all'ipotesi arriva da una ricerca che sancisce come in alcune popolazioni tanzaniane le attenzioni parentali siano associate a bassi livelli di testosterone.
Secondo alcuni il motivo è proprio una protezione nei confronti dei piccoli, che vengono tutelati dalle ire paterne e dalle "furibondità" testosteroniche.
Su alcune testate si sta di nuovo dibattendo la questione, era noto che in seguito alla paternità si abbassassero i livelli di testosterone, paiono però ancora distanti le conslusioni sui motivi: cementazione del nucleo familiare o tutela dell'integrità dei figli?
Io non lo so, però la cosa mi affascina.
Da capire se anche la depressione post-partum femminile abbia funzioni particolari.
Il suo blog paterpuer.blogspot.com
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