“La paternità è un concetto ampio e che non si ferma alla mera riproduzione; esempi di paternità sono presenti in ogni ambito e spesso celati dietro una figura insospettabile. Ecco la storia del prete padre. (laRedazione)”
Racconta padre Nike di aver visto il volto di quel bambino quando, a mezzanotte di Natale, ha scoperto la Natività nel presepe della sua chiesa. Sì, proprio quel piccolo che rischiava di non nascere e che la sua parrocchia ha già «adottato» anche se è ancora nel grembo della mamma, disperata insieme al marito, perché con un solo stipendio, un lavoro per niente sicuro e altri tre figli da sfamare, una gravidanza può essere impossibile. «Non abortite, vi prego», li ha supplicati padre Nike, «la parrocchia ha quattromila fedeli, vi aiuteremo a tirare su questo bambino. Lo accoglieremo come Gesù».
Il religioso, il vero nome è Maurizio De Sanctis, è conosciuto come il prete dei giovani (lauree in filosofia, teologia e psicologia) ed è riuscito a ottenere dalla coppia la promessa di non ricorrere alla legge 194 e tenersi anche il quarto figlio dopo che la donna aveva già fissato l' appuntamento per abortire. «La mia comunità parrocchiale ha un mutuo di 200 mila euro, ma un cuore più grande dei debiti: oggi abbiamo salvato la vita di un bambino» ha scritto il sacerdote ai suoi 800 amici del profilo Facebook.
E si è ripetuto nella notte di Natale durante l' omelia. Spiegando ai fedeli che un piccolo miracolo era accaduto e che un bambino sarebbe nato con l' aiuto e la solidarietà di tutti. La coppia vive in un quartiere popolare a sud della città, da sempre un rione «rosso». E padre Nike (ribattezzato così per le immancabili scarpe da ginnastica, i capelli lunghi e la voglia ricambiata di stare con i giovani) è l' emblema di un compromesso storico alla livornese.
Amatissimo ma anche al centro di polemiche aspre, don Maurizio è amico di Jovanotti e Fiorello e da quando è arrivato, un paio di anni fa, la chiesa si è riempita di fedeli. Anche i laici hanno iniziato a prenderlo in simpatia, invitandolo spesso a dibattiti e iniziative. L' ultima stravaganza di padre Nike l' estate scorsa: indispettito dal ritardo della sposa decise di iniziare la funzione e lei arrivò appena in tempo per pronunciare il fatidico «sì», con polemica di fine cerimonia.
Adesso si rischia il bis. I laici e i difensori della legge 194 non hanno apprezzato (se pur con alcuni distinguo) l' invasione di campo del prete. «Un intervento che sembra molto uno spot antiabortista - dice Vania Valoriani, psicologa dell' azienda universitaria dell' ospedale di Careggi -. L' aborto è l' ultima ratio e la legge, purtroppo ignorata, dovrebbe aiutare la donna a evitarlo. Ma il colloquio deve essere laico, non motivato da ragioni filosofiche e religiose. Allo stesso tempo è necessario sapere se la donna vuole realmente diventare mamma una quarta volta». Perplesso anche il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi (Pd). Soprattutto per quell' annuncio di padre Nike su Internet. «Mi ha molto colpito questo modo di raccontare una storia complicata e molto intima che sarebbe dovuta restare riservata come una confessione.
Cosa avrei fatto io? Da laico avrei cercato di far nascere quel bambino, perché l' aborto è sempre un dramma, ma in silenzio, senza microfoni e riflettori».
Fonte: corriere.it
Autore: Marco Gasperetti
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