Dopo il debutto in anteprima nazionale al Masini di Faenza e prima di partire per una lunga tournee nei maggiori teatri italiani, “Daddy Blues” arriva per quattro date nel circuito ERT. La pièce - sottotitolata “Un papà per tutti”, coprodotta dalla Contrada Teatro Stabile di Trieste e dallo Studio Martini e firmata da Martyne Visciano e Bruno Chapelle - si avvale dell’adattamento e della regia di Vincenzo Salemme.
Protagonisti dello spettacolo sono Marco Columbro e Paola Quattrini, per la prima volta in scena assieme. Completano il cast Adriano Evagelisti, Adriano Giraldi, Roberta Formilli ed Erika Puddu. La prima replica è prevista in scena al Teatro Odeon di Latisana martedì 15 febbraio, poi lo spettacolo sarà a Maniago mercoledì 16 febbraio (Teatro Verdi), Codroipo venerdì 18 febbraio (Teatro Benois-De Cecco) e Cordenons sabato 19 febbraio (Auditorium Moro). Tutte le repliche andranno in scena alle 20.45, con l’eccezione di quella all’Aldo Moro di Cordenons che inizierà alle 21.
Matteo, architetto, e la moglie Clara, dopo anni di battaglie e attese per poter adottare un bambino sono sul punto di coronare il loro sogno di diventare genitori. Per un fortuito incendio dell’orfanotrofio che ha costretto ad anticipare i tempi, la terribile signora Benincasa, responsabile del servizio adozioni, sta per consegnargli a casa il piccolo Ludovico. Purtroppo, proprio nello stesso giorno, Clara decide di lasciare Matteo. Ma a casa tutto è pronto per accogliere il piccolo Ludovico: il lettino, lo scaldabiberon, l’orsetto di peluche... manca solo la mamma adottiva! E siccome ci vogliono assolutamente due genitori perché la signora Benincasa affidi a Matteo il bambino, per non gettare all’aria quattro anni d’attesa, il novello padre dovrà trovare al più presto una soluzione. Pronto a tutto per raggiungere il suo scopo, l’uomo si destreggia in una menzogna dopo l’altra…
“Daddy Blues. Un papà per tutti” affronta con divertimento e tra situazioni esilaranti il delicato tema dell’adozione. In particolare è l’aspetto umano dell’adozione che viene largamente sviscerato da più punti di vista, proprio attraverso l’evoluzione stessa del carattere dei singoli personaggi. Nel curarne l’adattamento e la regia, Vincenzo Salemme trasforma “Daddy Blues” in un vero e proprio manifesto della commedia brillante. Perfetto meccanismo da intrattenimento, lo spettacolo contiene tutti gli ingredienti che lo rendono leggero senza scadere nella banalità. Tra equivoci e scambi di ruoli, emergono anche i sentimenti più profondi dei personaggi, il desiderio di paternità di Matteo, ma anche il bisogno di “famiglia” e di amore delle persone che gli stanno attorno: desideri e bisogni che ognuno tenterà disperatamente di raggiungere.
ilfriuli.it
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