Mettere su casa, decidere di fare un figlio, partecipare e rendersi protagonisti della vita di quartiere.
Sono passi decisivi nella formazione di una famiglia. Sempre più spesso, però, sono anche momenti delicati nei quali può venir meno quella stabilità economica necessaria a un sano sviluppo del nucleo famigliare. Ecco perché il Comune ha deciso di mettere in piedi cinque nuovi progetti finalizzati ad aiutare chi decide di «fare famiglia», sostenendo i giovani sposi, i neo genitori, le famiglie che educano e quelle che s’impegnano per la vita di quartiere.
«Il progetto “Famiglia e futuro”, che prevede tre bandi per un sostegno economico a giovani coppie, neo genitori e alle famiglie che fanno “rete” tenta di introdurre innovazione nei servizi alla famiglia - dichiara il sindaco, Pietro Vignali, nel saluto che ha aperto la giornata conclusiva del convegno sul welfare in Comune -. Il punto di partenza è la sussidiarietà e si intende tener conto dei profondi cambiamenti in atto nella società».
Il bando «Mettiamo su casa» - parte del progetto «Famiglia e futuro» - prevede un contributo economico mensile, massimo 200 euro, per le giovani coppie sposate o che intendono farlo nell’arco di dodici mesi, per aiutarle nel sostenere la spesa dell’affitto. Il Comune ha messo a disposizione 100 mila euro. Il bando «Primo anno con mamma e papà» si rivolge invece ai genitori che scelgono di accudire personalmente il proprio bambino nel suo primo anno di vita, magari scegliendo di usufruire di un’aspettativa non retribuita dal lavoro; anche in questo caso le risorse messe a disposizione per affiancare con un sostegno economico le famiglie ammontano a 100 mila euro. Il Bando «Famiglie insieme in quartiere», vuole aiutare economicamente quei nuclei che si rendono promotori, nel loro quartiere, di progetti di cooperazione tra residenti.
«La sua scelta di campo, quest’amministrazione, l’ha fatta. Si chiama famiglia - interviene Cecilia Maria Greci, delegata del sindaco all’Agenzia per la Famiglia -. Noi siamo qui per i cittadini, con la voglia di ascoltare, supportare e coordinare. I nuovi progetti che presentiamo oggi sono segno di una volontà precisa, quella di andare incontro e aiutare chi decide di “fare famiglia”».
Tra i nuovi progetti anche lo «Sportello Integrato Famiglia», un punto d’ascolto polifunzionale pensato per dare risposte a tutte le famiglie che hanno bisogno d’informazioni (lo sportello sarà, in sede provvisoria, in borgo San Giuseppe, 36/A), e il «Progetto Laboratorio Compiti», che offre - grazie all’aiuto di volontari - un supporto alle famiglie nelle attività di studio dei loro figli. Quest’ultima iniziativa ha preso il via nell’ottobre 2010, mentre le altre partiranno tra la fine di quest’anno e i primi mesi del 2011.
A conclusione della mattinata, dopo l’intervento del professor Riccardo Prandini e l’approfondimento delle progettualità, si è tenuta una tavola rotonda moderata da Gabriele Balestrazzi, giornalista di gazzettadiparma.it, che ha visto protagonisti Federico Ghillani della Cisl, Caterina Tartaglione dell’associazione Sindacato delle Famiglie, Irene Rizzoli dei Giovani Industriali di Parma e Margherita Campanini dell’Associazione Famiglia Più.
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