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Pediatri: secondo le statistiche il numero dei pediatri č "allineato" al numero di pazienti
Pubblicato il: 15/05/2010 Nella Sezione: Salute
" Leggendo questo articolo, mi sono fermato a pensare a come era possibile che i pediatri fossero in numero corretto, rispetto ai piccoli pazienti? insomma la sanità non funziona, non ci sta organico, negli ambulatori la fila la fai per ore.. Come è dunque possibile? semplice: i pediatri sono nel numero di una volta, solo che le nascite sono diminuite ! Ok è una mia opinione, ma potrebbe suonare corretta, no?"
Oggi in Italia il numero dei medici pediatri e’ sostanzialmente equilibrato a quello dei pazienti; il ministero della Salute sta comunque lavorando per incoraggiare la mobilita’ dei pediatri a vantaggio delle Regioni che hanno maggiore carenze d’organico”. Ad assicurarlo e’ stato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nel corso del ‘question time’ di oggi alla Camera. Il ministro -dopo avere premesso che l’organizzazione dell’assistenza pediatrica “rientra di fatto nella competenza delle Regioni” e che il rapporto ottimale tra pediatri e numero pazienti viene definito proprio in sede di conferenza dei presidenti regionali- ha fatto riferimento a uno studio prospettico ad hoc del 2003 (”ancora valido” seppure un po’ datato) del ministero della Salute in collaborazione con la Societa’ italiana di Pediatria e con gli ordini dei medici per conoscere la misura del problema. “Il fabbisogno di medici in pediatria”, ha sottolineato Fazio, “dal 2005-2006 e’ stato in costante aumento passando dalle 204 unita’ dell’anno accademico 2005-2006 alle 212 per quello in corso”. Quindi il ministro ha osservato che la stima del numero ideale dei pediatri in 14842 unita’ (di cui circa 9000 pediatri di libera scelta e 6000 ospedalieri) emersa dallo studio si avvicina molto ai “14.300 medici effettivamente impegnati nei due settori”. E ha osservato: “Emergerebbe da queste valutazioni che al momento attuale si registra un sostanziale equilibrio a livello nazionale”. Sia pure negli interventi consentiti nel rispetto delle competenze regionali in materia, ha pero’ puntualizzato Fazio, il ministero della Salute intende “sviluppare iniziative finalizzare a incoraggiare la mobilita’ dei medici pediatri a vantaggio delle regioni che hanno maggiore carenze d’organico”. Inoltre, il ministero intende approfondire la questione e “fare ulteriori valutazioni in accordo con i pediatri”. Infine Fazio ha argomentato che “sta cambiando un po’ il quadro della medicina di base e il percorso delle cure primarie e quindi, in coerenza con le indicazioni fornite dalla programmazione sanitaria regionale, stiamo implementando una definizione nuova dell’assetto organizzativo delle cure primarie e, in particolare, un processo di aggregazione: associazionismo di pediatri di libera scelta, medici di medicina generale e specialisti”. In questo quadro, ha concluso, “potra’ anche trovare una soluzione alla problematica posta oggi” nel ‘question time’.
Fonte: medici-oggi.it
articolo di GAV
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