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A Roma il 26 marzo un incontro: "Da uomo a padre"
Pubblicato il: 17/03/2010 Nella Sezione: News
A Roma, venerdi 26 marzo, alle ore 18 ci sarà un incontro molto interessante e Gratuito sul diventare padre. Secondo noi è interessante anche se si è già papà, per riuscire a capire le nostre emozioni riguardo la paternità
Il titolo dell'incontro è:
Da uomo a padre.
Sarà condotto da un psicologo-psicoterapeuta Ivano Filosa.
L'incontro è gratuito ma è necssaria la prenotazione:
Via Saturnia, 4a - 00183 Roma - Tel. 06 70475606
www.melogranoroma.org - info@melogranoroma.org
UOMINI IN TRASFORMAZIONE
Cosa possiamo dire del futuro padre? Cosa gli sta accadendo? Che tipo di esperienza sta affrontando? Quali sono le sue necessità? Quale è il ruolo in questa situazione e come vi si trova?
La gravidanza, specialmente la prima, mette in moto tutta una serie di cambiamenti intensi in una donna: fisicamente e emotivamente. La futura mamma imparerà presto ad aspettarsi diverse sensazioni che andranno dalla nausea alla stanchezza, dai cambiamenti di umore all’ansia e alla vulnerabilità, nonchè una nuova
e alterata percezione del suo corpo e della sua identità.
Dal punto di vista emotivo la grande trasformazione da uomo a padre richiede un notevole sforzo narcisistico
procreatore. L’uomo in questa fase rinuncia a quella parte di sè legata alla soddisfazione dei propri desideri (materiali e non ) e al raggiungimento dei propri obiettivi, donando una parte notevole del proprio spazio mentale all’altro che verrà. Cominicare a pensare non più per se stesso o per uno ma per due anzi per tre: questa è la trasformazione da uomo a padre.
Le trasformazioni avvengono anche da un punto di vista biologico. I ricercatori dell’università St. George di Londra confermano che anche i compagni delle donne in dolce attesa possono soffrire di nausee, mal di schiena e crampi, oltre che di sbalzi d’umore, depressione e insonnia. Il fenomeno viene detto “sindrome della covata” ed è partecipe dal punto di vista emotivo. Però poi per lo stesso motivo questi uomini si riveleranno più propensi di altri a condividere con le compagne gioie e onori dell’allevamento della prole.
Questi cambiamenti psicobiologici si esprimono con tempi e modalità diverse dalla futura madre poichè il compito del padre, durante la gravidanza, non è quello di contenere fisicamente il bambino ma di contenere piscolgicamente la compagna e proteggere entrambi, madre e nascituro, come un secondo utero che li abbraccia.
Quindi questi cambiamenti psicobiologici saranno finalizzati a modificare la produzione ormonale per avviare nel padre un processo di paternalizzazione, in modo tale da affinare prevalentemente le sue componenti maschili legate all’affettività, alla sua sensibilità, alla sua intuizione e alla sua capacità di entrare in contatto empatico con la compagna e con il figlio.
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