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L’importanza dell’educazione fisica nella vita del bambino-L’opinione di Claudio Tedesco
Pubblicato il: 19/10/2011  Nella Sezione: Mamme nella rete

L’educazione fisica è una materia spesso trascurata nelle scuole italiane, praticamente assente nelle materne e elementari.

A questo proposito abbiamo parlato con Claudio Tedesco, autore del libro Facciamo che io ero un atleta, specialista, fra le altre cose, in Scienze Motorie e Sportive, consulente con la Facoltà di Scienze Motorie dell’Universitá di Tor Vergata a Roma e collaboratore per l´inserto “Salute” del quotidiano La Repubblica.

Il suo libro ha un duplice obiettivo: colmare il vuoto didattico dell’educazione fisica nelle scuole materne ed elementari e rivolgersi ai genitori come un manuale di supporto, per proporre esercizi e giochi sportivi ai propri bambini in un contesto sano e corretto di educazione al movimento. Ecco come ce ne ha parlato.

Mamme nella rete- Qual’è l’importanza dell’educazione fisica per i bambini, sia dal punto di vista sociale, psicologico e fisico?

Claudio Tedesco- L’educazione fisica rappresenta un parametro fondamentale nella crescita psico fisica di ogni bambino. La necessità di movimento è una esigenza fondamentale nella vita del bambino ed è una prerogativa unica per il raggiungimento di un buono stato di salute fisica e mentale. L’attività motoria permette inoltre di creare all’interno di un gruppo di lavoro un contesto sociale utile dal punto di vista pedagogico per una armoniosa convivenza tra i bambini.

MNR- Come i professori e i maestri dovrebbero approcciarsi a questa disciplina e quali sono, se ci sono, le carenze in questo ambito?

CT- Nella scuola italiana, soprattutto a livello di scuola materna ed elementare la figura dell’insegnante di educazione fisica è spesso assente. Questo determinata una grave carenza nello sviluppo motorio del bambino. In una fascia di età così delicata anche i maestri non preparati dovrebbero appofondire questa disciplina. La soluzione più auspicabile potrebbero essere seminari o corsi offerti dall’azienda scolastica, dal comune o dal ministero della pubblica istruzione.

MNR-Parlaci del metodo che proponi nel libro?

CT- Il metodo proposto nel libro ha l’ambizione di rappresentare una guida ed un suggerimento per i genitori e i maestri digiuni di competenze specifiche in ambito dell’apprendimento motorio. Tramite giochi ed esercizi mirati a prescise età anagrafiche si possono consolidare gli schemi motori di base: le capacità condizionali e soprattutto quelle coordinative e cinestetiche.

Per info Editrice: DEd’A
Collana: I Marmocchi
ufficiostampa@dedaedizioni.com

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