Abbandonare il modello di maschio guerriero, carico di responsabilità e schiacciato dalla razionalità, e riscoprire la cura di sé, del proprio corpo e delle relazioni sociali dedicandosi alle attività casalinghe. Il modello di maschio che promuoviamo è quello del bravo casalingo, che si dedica alle attività domestiche e a qualche lavoretto che gli consenta di coltivare i suoi interessi; un maschio che abbandoni l’idea del guerriero e coltivi la sfera della cura, dei sentimenti, delle relazioni sociali.
Un’associazione che promuova in modo pratico questo pensiero e raccolga al suo interno maschi che scelgano di praticare le faccende domestiche come supporto alla donna.
L’idea guida è sempre quella di favorire le donne e di superare l’individualismo e l’antagonismo della società patriarcale, invitando i maschi ad occuparsi piuttosto della cura di persone, ambienti e relazioni. Il tutto attuato non con spirito di militanza né di missione ma come contributo per ricostruire una società matrilineare.
Il maschio che aderisce all’associazione ha desiderio di riscoprire il valore delle faccende domestiche e soprattutto non ritiene tale lavoro in nessun modo svilente né contrario a quella che è sempre stata considerata la "virilità" maschile. Un maschio che non si vergogna dell’attributo di casalingo né in senso concettuale né pratico né giuridico come professione da dichiarare sulla carta d’identità. Desidera ottenere gli stessi riconoscimenti pensionistici delle donne casalinghe, favorisce e sostiene l’espletamento di ruoli sociali da parte delle donne, sottraendosi al mito patriarcale della corsa al successo in campo lavorativo e sociale. Un maschio cioè tenero e tranquillo capace di dialogare con le donne in un’ottica di ascolto reciproco.
Che cosa proponiamo agli uomini?
riscoprire il piacere che può dare l’essere partecipi in prima persona di attività che venivano considerate umilianti o poco dignitose per un vero maschio e quanto invece l’essere inseriti in un ottica di accudimento sviluppi maggiormente gli attributi umani compresi quelli maschili. Anzi ci si accorge quanto non ci sia incompatibilità fra questi due aspetti.
Semplicemente cerchiamo di comunicare loro che essere casalinghi può essere uno status sociale non inconciliabile con lo svolgimento di altre attività,anche perchè davvero attualmente può considerarsi un privilegio potersi occupare completamente e a tempo pieno della casa. Quasi tutti i nostri associati si sentono coinvolti nelle attività domestiche pur svolgendo magari attività lavorative le più svariate. Il cambio sta nella visione del ruolo, che mentre prima era considerato svilente per noi adesso invece è fonte di orgoglio.
La dimensione casalinga è un modo di essere che appartiene a ogni uomo : manager, professionista, operaio, impiegato, sportivo. Smessi i panni professionali, tutti gli uomini sono anche casalinghi, svolgendo all’interno della casa, qualsiasi faccenda domestica e investendo attenzioni ed energie nella cura dei propri figli. Questa è una parte del sé che aiuta l’uomo ad acquisire pienezza della propria identità.
Quanti soci.
Fino a oggi abbiamo 5,800 soci sparsi in tutta la penisola.
Associazione Italiana Uomini Casalinghi
Seravezza Lucca Web Sito: www.asuc.it
E-Mail: associazione@uominicasalinghi.it