Poco aiuto dallo Stato e precarietà ostacolano il matrimonio, e per una coppia su quattro la casa è un regalo di papà. E' il ritratto delle giovani famiglie italiane, secondo una ricerca di matrimonio.it. Secondo l'indagine l'87,5% delle coppie vorrebbe più aiuto dallo Stato e nel 40% dei casi l'unione è rimandata per motivi legati al lavoro. Il sondaggio, condotto su 1.450 iscritti, rivela che i tempi dei "due cuori e una capanna" sono lontani. Se quasi il 44% degli interpellati accende un mutuo per acquistare la casa dove vivere con il partner, più di uno su quattro (25,8%) non può fare altro che sfruttare i sacrifici dei genitori, e andare a vivere in un appartamento di proprietà della famiglia di origine.
E non va meglio al restante 22,6%, che sceglie per forza di cose la via dell'affitto. Forti ancora le differenze nell'accesso al credito fra Nord e Sud: nel Nord Italia, il mutuo aiuta una neo-famiglia su due; al Sud invece la la percentuale di chi accende un mutuo scende al 34,6%.
Far quadrare sogni e realtà è faticoso. "Gli sposi italiani - spiega Veronica Mariani di Premiaweb, la società che ha creato www.matrimonio.it - oggi praticano una pragmatica mediazione tra sogno e realtà. Nonostante le difficoltà, comunque, si riesce a non perdere del tutto di vista la casa ideale: nel 51% dei casi si ritiene che la propria dimora sia 'abbastanza' vicina a quella desiderata, e un 19,5% di fortunati pensa che le si avvicini molto".
fonte: notizie.virgilio.it del 25 gennaio 2010
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