Sono sempre di più i papà che decidono di accompagnare le loro compagne al corso pre parto. E la loro presenza è ben accetta, anche se spesso gli orari non sono concilianti con le persone che lavorano. Essere presenti non è solo un gesto carino nei confronti della futura mamma, ma un’assunzione di responsabilità e un concreto modo per vivere l’esperienza della gravidanza insieme.
I partner sono sempre invitati a esprimere dubbi e paure, perché il corso non è solo esercizi di respirazione ma un percorso che dovrebbe permettere di arrivare al parto emotivamente pronti. “Gli incontri sono inoltre l’occasione per fornire ai futuri padri le informazioni che saranno per loro d’aiuto al momento del parto, perché possano vivere la nascita e assistere la compagna con maggiore serenità”, racconta, a Io e il mio Bambino, Filomena Boccagna, ostetrica e responsabile dei corsi pre parto presso l’Ospedale di Marcianise.
Ma quali sono le principali difficoltà? Prima di tutto il disagio. Molti papà si sentono in imbarazzo a esporre dubbi e preoccupazioni, in mezzo a un notevole numero di signore con il pancione. Un po’ come se fossero sottoesame. Così come spesso si sentono a disagio con il bambino e questo favorisce il rapporto con la mamma. Partecipare vuol dire anche affrontare quest’ultimo problema, perché s’ interagisce di più con la propria compagna, vero punto di relazione con il neonato.
Non pensiate poi che entrare in sala parto sia una passeggiata. Può essere una prova difficile, meglio essere ben preparati piuttosto che creare solo intralcio e ai medici e alla donna.
font: mamma.pourfemme.it
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