In Italia essere troppo intelligenti può creare molte difficoltà. Il quoziente d'intelligenza (QI) elevato può diventare un boomerang per i piccoli Einstein ed il loro talento rischia di rimanere inespresso. In Inghilterra li chiamano "gifted", ovvero coloro che hanno un dono e molto spesso non sanno come usarlo, soprattutto nel nostro Paese. Il sistema scolastico italiano, infatti, è privo di metodi che permettano agli alunni con grandi potenzialità di emergere. I bambini che superano la soglia minima per essere definiti enfant prodige (QI di 130 per la scala Wisc) sono appena il 3% e per il consiglio d'Europa dovrebbero essere valorizzati godendo di condizioni di insegnamento appropriate. Tutto ciò però continua a essere ignorato dal sistema scolastico del nostro Paese.
In molti paesi europei sono stati organizzati dei veri e propri programmi speciali, in cui i bambini precoci sono inseriti insieme e immersi per alcune ore al giorno in un contesto stimolante e creativo, che soddisfa il loro bisogno di apprendere e sviluppare competenze. In Italia due leggi dello Stato (1999 e 2003) che prevedono “l'organizzazione dei percorsi scolastici per classi non omogenee” non sono mai state applicate. Sono tanti gli esempi di piccoli geni che hanno già lasciato il segno. Arran Fernandez a soli 14 si iscritto all'Università di Cambridge, Oscar Wringley a soli 2 anni è stato ammesso nel Mensa, il club dei geni. Greg Smith è stato matricola in un college della Virginia a 10 anni mentre i quadri della piccola Marla Olmestead vengono venduti a 200 mila euro ciascuno. Se le capacità del bambino plusdotato non vengono riconosciute e apprezzate dalla famiglia e dalla scuola, si origina un conflitto tra il bambino e il suo ambiente, difficile da gestire. Cosa fare per evitare questo?
Per gli esperti l'aiuto fondamentale deve arrivare in primis dai genitori che devono sostenere i propri figli incentivando la loro curiosità e le loro capacità. Aiuto simile che deve arrivare dalla scuola. E' importante che gli insegnanti si aggiornino riguardo al riconoscere i bambini superdotati e al metodo di insegnamento migliore per loro. In sintesi bisogna ascoltare le esigenze dei bambini, non spegnere la loro curiosità nei confronti del mondo e aiutarli a scoprire e riflettere sulle cose.
fonte: italiainformazioni.com
|
Iscriviti alla nostra Newsletter per rimanere aggiornato sulle news del sito e sulle novitā dell'Associazione Paternitā Oggi! |