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Un condominio e 450 mila euro per i mariti separati: il comune di Prato aiuta i "nuovi poveri"
Costruire un condominio solidale in cui accogliere non solo anziani indigenti ma anche uomini che dopo la separazione si sono trovati in serie difficolta' economiche. E' il progetto del Comune di Prato presentato nel corso di un convegno organizzato dal presidente del Tribunale di Prato sui riflessi della crisi economica sulla famiglia.
L'assessore alle politiche sociali Dante Mondanelli avrebbe anche gia' individuato una possibile sede, un edificio un tempo occupato da un centro socio-sanitario. Dal dibattito era emerso che, a Prato, i nuovi poveri, secondo le indagini piu' recenti, sono maschi, italiani, cinquantenni, per la maggior parte separati. Dopo la separazione, infatti, molti uomini si trovano ad affrontare crescenti difficolta' economiche. Molti di loro, secondo i dati diffusi nel corso del convegno, sarebbero costretti a tornare a vivere con gli anziani genitori non potendo affittare o comperare una casa.
D'altra parte, e' stato sottolineato, la crisi economica, che a Prato ha colpito duramente il distretto tessile e chi ci lavora, avrebbe anche un effetto negativo sui rapporti famigliari accelerando il percorso verso la separazione e facendone aumentare il numero. Le cause che si discutono nel tribunale pratese sono in media tre al giorno, per un totale di circa ottocento cause all'anno. Intanto, il Comune di Prato fa sapere di avere gia' stanziato 450 mila euro da affidare alla Caritas per iniziative a sostegno dei mariti separati.
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