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Essere genitori: Sesso tra adolescenti
Pubblicato il: 28/09/2011  Nella Sezione: Adolescenti

 "Gli adolescenti questi sconosciuti! E' una frase piuttosto banale ma che racchiude in se una grande verità. Purtroppo per noi genitori, l'interessamento dei media, compreso anche internet, è rivolto principalmente a genitori con figli al di sotto dei 10 anni. Andrebbe considerato che, invece, il periodo più difficile in cui essere genitore è quello legato all'adolescenza dei nostri figli.

In questo articolo si parla di sesso tra adolescenti e di come si avvicinano a questo argomento. Tra le maggiori paure dei genitori c'è la droga, il sesso e le cattive compagnie. Più se ne parla e più si riuscirà a trovare il giusto approccio a queste problematiche. (laRedazione)"
 
Parlare di sesso per le giovani generazioni è “cool”, è alla moda e per essere accettati in una comunità bisogna  adeguarsi agli argomenti che si discutono in quella cerchia altrimenti se ne resta fuori. E’ questo quello che pensa Amanda Holman della University of Nebraska-Lincoln, facendo crollare un mito: la promiscuità del sesso tra adolescenti è sovrastimata. Secondo la studiosa, gli adolescenti più che fare sesso ne parlano e ne parlano maggiormente per far pensare di farlo, sentendosi "fighi". Il sesso è l'argomento di conversazione "cool" per eccellenza, l'ideale per sentirsi accettati dai compagni, e se si millantano rapporti usa-e-getta, senza amore (il cosiddetto "hooking up"), ancora meglio. Esiste però un rischio secondo la Holman: parlare tanto di sesso in questa maniera lasciva e poco educativa, porta i ragazzi ad abbandonare ogni prudenza a livello di contraccezione, usando spesso l'alcol per superare la timidezza (nel Regno Unito, secondo la Sheffield University, è questo l'approccio più in voga tra i 14 e i 16 anni, e per la Società italiana di pediatria il fenomeno in Italia interessa anche i dodicenni).  Questo non fa altro che aumentare gravidanze indesiderate e malattie.
 
Lo studio ha preso in esame 274 studenti, nel quale le varie domande chiedevano di definire un approccio sessuale e di spiegare quante volte ne avessero avuto uno. Le risposte hanno mostrato uno scenario contraddittorio:
 
se da una parte il 45% degli intervistati ha ammesso di non aver mai avuto un rapporto occasionale,
solo il 3,7% crede che lo studente-tipo sia sessualmente morigerato.
E sebbene solo il 37% abbia avuto due o più rapporti da "one night stand",
il 90% è convinto che questa sia la media di ogni coetaneo.
I risultati, spiegano la studiosa, rivela come l'idea che i ragazzi hanno dei compagni e della vita sessuale altrui sia enfatizzata dalle chiacchiere di corridoio, e lo conferma il fatto che la stragrande maggioranza (84%) abbia ammesso di parlare continuamente di "hooking up" con i coetanei.
 
Uno studio del 2010, effettuato presso un consultorio italiano ha rivelato che per i teenager di oggi il sesso è quasi sentito come un "dovere" e che le ragazze  di 14 anni che non l'hanno ancora fatto si vergognano della propria verginità. Questo spiega perché parlare di sesso ed enfatizzare magari eventi ed incontri sessuali mai avvenuti sia oramai una regola alal quale non si può scappare. L’Italia segue la linea del resto del continente. Almeno questo è quello che spiega Flavia Coffari (psicoterapeuta e sessuologa e presidente del Centro Italiano di promozione alla salute, CIPSal di Roma): "L'età media del primo rapporto è 17 anni, in un range europeo che oscilla tra i 16,5 e i 18,5 … Le più precoci sono le donne, spesso interessate a ragazzi più grandi, probabilmente perché da un punto di vista biologico "maturano" prima dei ragazzi, sia a livello di sviluppo fisiologico che psicologico/emotivo". Altra figura sempre più riconosciuta è quella del "trombamico".
 
Il problema resta sempre però quello della prevenzione sessuale sempre meno considerata dai ragazzi.
 
Fonte: comodo.it    
Autore: anonimo